Letta prennuncia un decreto per l’Imu

La Repubblica apre con le frasi pronunciate dal presidente del Consiglio Letta ieri in tv: “’Imu sospesa, giù le tasse sul lavoro’”, “Letta: tagli alla cultura? Mi dimetterei. Ecco le modifiche alla legge Fornero”.

A centro pagina: “Nuovo raid di Israele. Siria: così sarà guerra”.

 

Corriere della Sera. A parte il titolo in evidenza sulla vittoria della Juventus, in apertura le parole di Letta: “’Niente tagli a cultura e ricerca’”, “Letta: ‘Piuttosto mi dimetterò. L’Imu va superata’”.

In taglio basso: “Fuoco israeliano su Damasco. La Siria: atto di guerra, reagiremo”.

 

La Stampa: “Letta: giù le tasse sul lavoro”, “Imu, Berlusconi: via subito o niente fiducia. Il premier: per ora è sospesa. L’apertura dei grillini al Pd allarma il Pdl. L’aumento dell’Iva forse slitterà”.

 

Il Giornale: “Stop ai tassatori”, “Sul taglio dell’Imu e dell’Iva il premier va in tv e conferma la linea di Berlusconi. Clandestini e cittadinanza, Letta frena la ministra: serve il consenso del Pdl”. E a centro pagina, proprio una foto della ministra all’Integrazione Cécile Kyenge sotto il titolo: “Non si sente ‘tutta italiana’ però vuole tutti italiani”.

A centro pagina un reportage sulle “città in pezzi”: “Napoli chiusa per crolli: in centro 200 chiese su 500 sono sbarrate e attendono la rovina. Viaggio nel cuore delle nostre città che cadono a pezzi: L’Aquila dimenticata, Roma che ha perso 2 abitanti su 3, poi Venezia e Palermo, dove le rovine non fanno più notizia”.

 

L’Unità: “Lo stop di Letta a Berlusconi, ‘L’Imu non è cosa tua. Farò ciò che ho detto’. ‘La priorità: piano Ue per l’occupazione’”.

A centro pagina, foto del ministro per l’Integrazione: “Noi stiamo con Kyenge”, “’Cittadinanza a chi nasce in Italia’. Sì di Balotelli. Ma il Pdl è contro una legge di civiltà”.

In taglio basso: “Pd, pressing per il segretario subito”, “Ma ancora non c’è l’intesa sul nuovo leader e sulle modifiche allo statuto. La spinta delle città: ora dobbi8amo ripartire”.

 

 

Il Fatto: “Berlusconi contro Letta: ricatto continuo sull’Imu”. E la morte della vedova Borsellino: “Addio ad Agnese Borsellino: ‘Ora sa chi uccise Paolo’”. A parlare è il fratello del magistrato, Salvatore.

 

Imu, governo, economia

 

Il ministro per gli Affari Regionali Graziano Delrio, intervistato da La Stampa, invita Berlusconi e il Pdl ad essere pragmatico sull’Imu: eliminarla non sarà possibile, ma serve una “riforma intelligente”. Spiega: “Non possiamo credere che l’abolizione tout court della tassa sulla prima casa non abbia conseguenze sulla vita delle persone. Tagliare quella tassa significa togliere risorse agli asili comunali”. E i comuni devono “avere immediatamente la compensazioni per i mancati introiti della prima rata. Attuata la sospensione, dovremo prenderci tutto il tempo necessario per fare la riforma”. Nella pagina di fianco si racconta peraltro che il M5S ha aperto al taglio della tassa sulla casa solo per i più poveri, spiazzando il Pdl: “E ora i grillini tentano il Pd con le maggioranze variabili”.

Su Il Giornale: “Il sì dei grillini: l’abitazione principale non si tassa”. Si dà conto della “apertura” di Vito Crimi, capogruppo M5S al Senato: “’Ma soltanto per i redditi più bassi. Gli altri devono pagare’”.

Sullo stesso quotidiano: “Berlusconi, pressing su Letta: via l’Imu o togliamo la fiducia”, “L’ex premier convinto che l’esecutivo possa durare un paio d’anni. Ma su tasse e Convenzione non molla: inammissibili veti su di noi”. Secondo Il Giornale già nel Consiglio dei ministri di giovedì il governo dovrebbe dare il via allo stop alla prima rata Imu. Servono 2 miliardi, secondo il quotidiano, e si cercano anche le risorse per il blocco dell’aumento Iva e per finanziare la Cassa integrazione in deroga.

L’Unità intervista il vicesegretario dell’Ocse Piercarlo Padoan: “Prima tagliare le tasse sul lavoro’” è il titolo con cui in prima viene riassunto il colloquio.

 

 

Grillo

 

Su Il Fatto, due pagina dedicate al viaggio dei grillini nelle “fabbriche rosse”, “riserva di caccia che era esclusiva della sinistra”. Il M5S “sembra piacere ai lavoratori, ma anche agli imprenditori”. Insomma, “il flirt tra M5S e Fiom non arriva per caso”, secondo Il Fatto. Che intervista Maurizio Landini: sul voto ai grillini dice che “è una domanda di cambiamento. Diritti e democrazia sono basi di questa necessità, Rodotà li rappresenta”. Il reportage racconta la storia di Germano Emendatori: lavora come cameriere, poi diventa imprenditore. Anni di scioperi, battaglie, proteste nelle fabbriche. Poi sul muro della propria fabbrica, il giorno precedente alle elezioni politiche, sul maxischermo proietta una scritta una scritta in grassetto: “Io voto Movimento 5 Stelle”. Insomma “il tuo capo vota Grillo. Il muro che separa imprenditori e operai, Germano Emendatori lo ha distrutto” quel giorno, scrive il quotidiano.

 

 

 

 

Ius soli

 

Ieri il ministro dell’Integrazione Cécile Kyenge ha proposto di riconoscere finalmente -come scrive L’Unità- lo ‘ius soli’, ovvero il diritto alla cittadinanza italiana ai bambini che nascano nel nostro Paese da genitori immigrati. Mario Balotelli si è quindi offerto di fare da testimoniale per questa campagna. Ha spiegato la Kyenge: la battaglia per lo ius soli “non è una priorità del mio ministero, ma della società civile”, “noi che siamo nelle istituzioni dobbiamo interpretare la società civile e cosa comunica il Paese che cambia”. Ma, ha aggiunto, “bisogna lavorare anche con chi la pensa diversamente da me. Lavorare su un disegno di legge con tutti, insieme, già nelle prossime settimane”. Il capogruppo Pdl al Senato Renato Schifani “insorge”: “non si possono fare proclami solitari, senza che gli argomenti siano discussi e concordati”.

La Repubblica intervista il predecessore al ministero dell’Integrazione della Kyenge, Andrea Riccardi: “Cittadino solo chi va a scuola, non credo negli automatismi”, dice. E spiega: “Più dello ius soli, sostengo il principio dello ‘ius culturae’, ossia la cittadinanza concessa ai nati in Italia solo dopo aver concluso un ciclo scolastico”.

 

Partiti

 

Su Il Giornale il ritratto firmato da Giancarlo Perna è dedicato al ministro delle Riforme Gaetano Quagliariello: “Il sobrio Quagliariello sa ammaliare la sinistra”. “Lontano dalla politica urlata, ha saputo convincere la sinistra che dialogare con il Pdl non è peccato”, scrive Perna, che ne ricostruisce percorso politico e orientamenti.

Su La Stampa, in riferimento all’assemblea del Pd che si terrà sabato prossimo: “Ipotesi Chiamparino per unire il Pd”. Perché l’ex sindaco di Torino, secondo il quotidiano, “è il nome in grado di mettere d’accordo le correnti”. Spiega La Stampa che la sua candidatura è stata rilanciata dai veltroniani come candidato in grado di scongiurare i venti di scissione tra ex Ds ed ex Margherita.

Su La Repubblica si riferiscono le parole di Chiamparino: “Io segretario? Ma non scherziamo. Da un anno non ho nemmeno la tessera”. E poi: “mi dà fastidio il fatto che il mio nome venga tirato in ballo per governo e partito”.

Su L’Unità: “Segretario, no a rinvii, il Pd cerca l’intesa”. In un’intervista al quotidiano, Beppe Fiororni dice: “Io, che come è noto di sinistra non sono”, dico che “dopo aver fatto un governo con Berlusconi, perché ora è con lui che lo abbiamo fatto, non mi sembra sconveniente che alla guida del partito ci sia un segretario, in fondo, in fondo, in fondo, lo ripeto tre volte, di sinistra”.

La Repubblica racconta “il tour” di Fabrizio Barca nelle città della protesta, ovvero quelle in cui si è sviluppata l’iniziativa Occupy Pd. “Da ministro -spiega- ho avvertito la solitudine drammatica delle classi dirigenti a Roma e sul territorio e l’assenza del partito, che abbandona i sindaci ai loro problemi”.

 

Internazionale

 

Su La Stampa, due pagine sulla crisi in Siria: “Raid su Damasco. Si allarga il fronte Israele-Hezbollah”. E’ stato colpito un altro deposito di missili e batterie anti-aeree: perché si sospettava che lì fossero stivati missili iraniani Fateh-110 destinati alle milizie sciite libanesi di Hezbollah. POi un “retroscena”: “Traffici d’auto e cocaina. La strana alleanza con i narcos che finanzia il Partito di Dio”, ovvero Hezbollah. E Washington mette fuori legge due finanziarie libanesi. L’analista David Newton, ex ambasciatore Usa a Damasco e Baghdad, in un’intervista al quotidiano, spiega che nessuno pensa ad una invasione del Libano, ma è in corso “il secondo atto” del duello iniziato nel 2006 tra Israele ed Hezbollah. Il quotidiano intervista anche il generale Giora Eiland, che ora guida il Security Study Center di Tel Aviv: “Sulle armi verso il Libano Assad è ostaggio dell’Iran”. e il vero obiettivo è “l’asse sciita”.

Su La Repubblica se ne occupa Renzo Guolo: “La discesa in campo del Partito di Dio”.

Su L’Unità: “Israele alza il tiro, raid su Damasco”. E si dà conto dei timori di rappresaglia sul territorio israeliano. Il quotidiano intervista Saeb Erekat, capo negoziatore dell’Anp e consigliere di Abu Mazen: “L’inerzia della politica fa esplodere il Medio Oriente”, e questa considerazione vale tanto per la Palestina che per la Siria, perché “pensare di mantenere lo status quo non è un’illusione, è un tragico errore”.

Su La Repubblica segnaliamo anche l’inserto R2 firmato da Bernardo Valli: “Francia e Germania, divorzio all’europea”.

 

E poi

 

Sulla prima del Corriere la notizia della istituzione di un 113 della polizia contro i reati sul we per denunciare offese e furti di identità. Il nuovo 113 del web nascerà sul portale del “commissariato di PS online”.

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