Oggi, i compromessi che un tempo avevano permesso alla democrazia di coesistere con un capitalismo ben regolato sembrano non funzionare più. Al contrario, la politica appare sempre più incapace di offrire risposte efficaci al malessere e alla marginalizzazione avvertiti da ampi settori della popolazione – la vecchia classe media, i lavoratori precari e sottopagati – mentre gli sviluppi del capitalismo, a partire dalla nuova economia digitale, approfondiscono le disuguaglianze, concentrano ricchezza e potere in misura straordinaria e mostrano segni di un distacco crescente dalle radici territoriali. Questo processo di patrimonializzazione e neo-feudalizzazione si combina con tendenze autocratiche del potere politico. Il fenomeno è particolarmente evidente negli Stati Uniti, ma non è affatto sconosciuto altrove, in Paesi sia piccoli (come l’Ungheria) […]
Divorzio tra capitalismo
e democrazia?


