LA BELLA CONFUSIONE

Oscar Iarussi

Giornalista e saggista.

Il matrimonio thriller di David Fincher

Ben Affleck e Rosamund Pike in "L'amore bugiardo - Gone Girl"

Ben Affleck e Rosamund Pike in “L’amore bugiardo – Gone Girl”

Se si parla di matrimonio, non c’è americano che tenga. Ci vogliono i russi dei romanzi fluviali, degli incipit e degli aforismi folgoranti. Tolstoj di Anna Karenina: «Tutte le famiglie felici sono simili le une alle altre, ogni famiglia infelice è infelice a modo suo». Cechov: «Se avete paura della solitudine, non sposatevi». Sacha Guitry, francese certo, ma pur sempre nato a San Pietroburgo: «Per sposarsi è necessario avere dei testimoni, come per un duello o per un incidente». Come volete possa reggere il confronto Gillian Flynn nonostante il successo dei suoi mistery? L’ultimo romanzo è Gone Girl (2012), che in italiano si potrebbe tradurre «ragazza andata via», «scomparsa», ed è approdato in libreria edito da Rizzoli e ora sugli schermi, sceneggiato dalla stessa Flynn, con il titolo L’amore bugiardo. La regia è di un autore tra i più interessanti e innovativi in servizio a Hollywood, quel David Fincher rivelatosi con Seven nel 1995, protagonista Kevin Spacey nei panni del killer a caccia dei sette peccati capitali, e la cui filmografia allinea opere di culto quali Fight Club dal romanzo di Chuck Palahniuk e Il curioso caso di Benjamin Button ispirato a un racconto di Francis Scott Fitzgerald.

L’amore bugiardo – uscito alla vigilia di Natale – è balzato subito tra i film memorabili del 2014 nelle tradizionali classifiche di fine anno stilate dalle riviste specializzate e dai cinefili su Facebook. Bene, non è così. È un buon thriller le cui atmosfere, più che evocare Hitchcock o il primo De Palma, riservano qualcosa alla Basic Instinct per il sapido mix di sensualità e di violenza. Il matrimonio di scena è quello dei brillanti trenta/quarantenni Nick e Amy Dunne. La coppia, a causa della crisi e di vari accidenti familiari, ha lasciato New York dove era sbocciato l’amore cinque anni prima, trasferendosi a Carthage, cittadina del Missouri. Entrambi hanno cambiato lavoro. Lui, ex giornalista di una rivista fashion, adesso gestisce un bar con la sorella e insegna a tempo perso in un corso di scrittura creativa. Lei, romantica scrittrice di fiabe, si è confinata nel ruolo di casalinga disperata o quasi. Ménage in crisi profonda, o forse superficiale, per stanchezza, noia e tentazioni erotiche adulterine alle quali lui – scopriremo – cede volentieri, visto che da tempo intrattiene una relazione con la «classica» allieva ventenne (è la top model Emily Ratajkowski al suo debutto sul grande schermo).

Emily Ratajkowski nel film di David Fincher

Emily Ratajkowski è nel film di David Fincher

Ma intanto Amy è scomparsa. Una fuga? Mah. Presto la polizia, alla luce di taluni indizi, comincia a ritenere che la donna sia rimasta vittima di un rapimento o di un omicidio. Sospettato numero uno, anzi unico sospettato: il marito! Tutt’intorno impazza il circo mediatico – telecamere, microfoni, cronisti all’assalto sul prato della villetta dei Dunne, ciniche conduttrici in studio – nel tentativo di carpire una smorfia di Nick che ne confermi la colpevolezza. Sono trascorsi oltre sessant’anni da L’asso nella manica di Billy Wilder, tuttavia quel dramma sul/del giornalismo resta un modello insuperato. E ne sono trascorsi oltre duemila dall’ingiunzione Delenda Carthago di Marco Porcio Catone, ma la volontà distruttiva di un nemico considerato troppo vicino – il coniuge in questo caso – riecheggia nelle strade della placida Cartagine a stelle e strisce.

Il film sfodera un crescendo di intrighi (soprattutto femminili), l’alternanza dei punti di vista e un colpo di scena finale che somiglia molto all’idea della rassegnazione, non proprio estranea al matrimonio. Thriller riuscito anche grazie alla bella prova del bietolone Ben Affleck e di Rosamund Pike prima carezzevole e poi algida, da brava inglese quale è. Perfetto per i lieti o inquieti conversari post-cinema con marito, moglie, amici e amiche. Astenendosi, magari, dal gridare al capolavoro.

L’AMORE BUGIARDO – GONE GIRL di David Fincher, tratto dall’omonimo romanzo di Gillian Flynn (Rizzoli ed.). Interpreti e personaggi principali: Ben Affleck (Nick Dunne) e Rosamund Pike (Amy Dunne). Thriller, USA, 2014. Durata: 145 minuti

Articolo apparso sulla “Gazzetta del Mezzogiorno” del 27 dicembre 2014

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