Le reazioni internazionali al ritorno di Berlusconi

Difficile dire chi, tra stampa e investitori esteri, abbia reagito in maniera peggiore alla ridiscesa in campo di Silvio Berlusconi. Le prime pagine e le home page di quotidiani europei e non, hanno salutato il ritorno del Cavaliere con contenuti e toni non proprio festanti. Al contrario, non sono stati pochi i casi in cui i giornalisti stranieri hanno usato toni e contenuti pesanti.

Il motivo non è certo politico, almeno non in prima battuta. Si potrà riconoscere che sin da subito l’annuncio della prossima dipartita del governo tecnico ha fatto calare un vento gelido e spettrale di timorosa attesa per il contraccolpo finanziario. A meno che non si voglia considerare un caso che i primi a reagire alla notizia delle dimissioni di Mario Monti siano stati il Wall Street Journal, il Financial Times e i quotidiani spagnoli.

 

Francia
Quando, con un po’ più di calma, sono arrivati i commenti, i più taglienti si sono rivelati senza dubbio quelli tedeschi e francesi. La stampa d’Oltralpe si è allarmata perfino a livello regionale: la Charente libre, nel suo editoriale del 10 dicembre ritrae gli italiani “nella morsa tra la peste dell’austerità e il colera dell’affarismo politico. […] Una nuova ondata dell’epidemia cronica berlusconiana reimmergerebbe non solo l’Italia nel disordine, ma ancora scuoterebbe l’Europa”. E se mentre L’Express vedeva l’Italia spinta dal ritorno di Berlusconi “sul bordo del precipizio” e Le Nouvelle Observateur si domandava se il Cavaliere fosse “incosciente o malato?”, Le Monde si gettava in citazioni da film di cappa e spada: “Quante volte dovrò ucciderti prima che tu muoia?”
Commenti duri che pure quasi sbiadiscono di fronte alla più diffusa e tagliente prima pagina di Libération – “Il ritorno della mummia” – che a sua volta sbiadisce di fronte all’ancora più caustica pagina della Suddeutsche Zeitung che piazza l’immagine di Silvio Berlusconi galleggiante in una tazza del wc sotto al titolo “Ritorna a galla”.

 

Gran Bretagna
Oltre la Manica, i commenti non sempre sono stati british. The Independent, chiaro e incisivo, già domenica dedicava l’editoriale alla situazione italiana che sentenziava: “Il ritorno di Berlusconi, di cattivo auspicio per l’Italia e l’Europa”. In seguito, The Guardian si è fatto prestare il titolo da Libération – “The Mummy’s return – e si è domandato: “E’ possibile un’altra resurrezione?”, mentre The Times si chiedeva se Monti farà un passo avanti per salvare l’Italia dal ‘Bunga bunga’ di Berlusconi. E The New Republic ha abbozzato un ritratto di “tragedia e farsa” in un articolo, intitolato “La Divina Commedia: Berlusconi ha rovinato l’Italia per sempre?”, dove si ripercorrono gli anni politici di Berlusconi, dal 1994 all’annuncio del suo ritorno – senza dimenticare quella che è stata la risposta dei cittadini del Bel Paese: “Molti italiani una volta sembravano vederlo in termini semi-divini. Si diceva che le donne incinte gli chiedessero di toccare i loro ventri, come se avesse avuto il potere guaritivo di un re medievale… Ma quella magia ormai se ne è andata”.

 

Spagna
La paura per il contagio delle reazioni finanziarie all’annuncio di Monti – ufficializzata nel Senato di Madrid, prima che il Ministro dell’Economia Luis de Guindos si esprimesse durante un’intervista radiofonica – fa sì che la Spagna tenga gli occhi continuamente puntati sull’Italia e sulle mosse di Berlusconi. El Pais, domenica titolava “¡Solo faltaba esto! – Ci mancava solo questo!” per poi commentare la reazione del mondo della finanza con un editoriale dal titolo: “Berlusconi contra Europa – La nuova candidatura de ‘il Cavaliere’ semina dubbi nei mercati sul futuro dell’Italia e dell’euro”. Più cauto e riflessivo El Mundo che – attraverso il blog del redattore capo delle pagine economiche, Carlos Segovia – spiega l’ipotesi che il ritorno di Berlusconi possa indirettamente favorire il governo di Rajoy.

 

Stati Uniti
Ma anche dall’altra parte dell’Atlantico c’è attenzione per le vicessitudini interne al nostro Paese. The New York Times sembra augurarsi che il cambio di personaggio non implichi il cambio dell’attore, quando titola “Nuovo atto nel dramma italiano: esce di scena il Monti tecnocrate, entra il Monti politico?”. E la Cnn riconosce amaramente: “l’Italia si ritrova a dover affrontare settimane di incertezza politica, nel momento in cui se ne può permettere di meno”.

  1. scusate, ma dopo la cura di monti sotto le pressioni della germania) ervate veramente convinti che non sarebbe successo questo? Se si, non avete capito niente del popolo italiano e della politica che lo gestisce dal dopoguerra in poi.

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