Il sollievo di Berlusconi

Oggi solo una rapida carrellata di titoli di apertura.

 

Il Corriere della Sera: “’Berlusconi ai servizi sociali’. La Procura dice sì alla difesa. Sollievo dell’ex premier. Esclusa la detenzione domiciliare, passo verso l’agibilità politica. Decisione prevista per martedì”.

Sotto, la notizia del sequestro preventivo disposto dal tribunale di Milano su conti e beni di Roberto Formigoni, nella inchiesta sulla sanità in Lombardia. “Colpo a Formigoni, sequestrati i conti”.

A fondo pagina il quotidiano si occupa del “matrimonio gay” contratto e riconosciuto da un tribunale a Grosseto. A scriverne è uno dei due protagonisti della storia, che è anche giornalista del quotidiano, Stefano Bucci: “Io e Giuseppe, una storia normale”.

 

La Repubblica: “Berlusconi si salva dai domiciliari. ‘Evitata una guerra’”. Sì dà conto del commento di Renzi: “La giustizia faccia il suo corso, Fi faccia le riforme”. A centro pagina il quotidiano si occupa di politica economica e scrive che “si profila una manovra bis nel 2015”, “4,8 miliardi di tagli e tasse”. Di spalla un artcolo di Bernardo Valli: “La nostalgia imperiale dello zar Putin”.

 

Il Giornale: “Vince il buonsenso”, editoriale firmato da Alessandro Sallusti. “La Procura generale accetta l’ipotesi di servizi sociali blandi per Berlusconi”. E poi: “Inchiesta sulla sanità lombarda, sequestrati tutti i beni di Formigoni”. Anche Il Giornale, come tutti gli altri quotidiani, dedica grande spazio alle novità nelle indagini sull’omicidio di Yara Gambirasio. “Il mostro di Yara? Si sa chi è ma non esiste”. Il Corriere, in prima, scrive: “Yara, c’è il Dna ma non il colpevole”.

 

Il Fatto quotidiano: “Silvio farà il badante ma sarà sempre in tv”. Di spalla l’articolo di Marco Travaglio: “Il rieducando rieducatore”.

 

L’Unità: “Formigoni. Bloccati 50 milioni. Sequestrati all’ex presidente della Regione Lombardia una villa in Sardegna e i conti correnti. La difesa: ‘Non ho questi beni’”. A centro pagina: “Berlusconi a un passo dai servizi sociali”.

 

Il Sole 24 Ore: “Bot, tassi ai minimi storici”. Ieri sono anche andati bene i bond greci, “collocati 3 miliardi al 4,95 per cento (domanda per 20)”. A centro pagina un approfondimento sui risparmi Irpef per i redditi medio-bassi: “Ai redditi di 24 mila euro il beneficio massimo di 80 euro al mese, a 35 mila il bonus si azzera”.

 

La Stampa: “’Un contratto per ridare lavoro ai cinquantenni’”. Si tratta di una intervista al ministro del Lavoro Poletti, dedicata al tema del reinserimento nel mercato del lavoro di chi ancora non ha l’età della pensione e alla disoccupazione giovanile.

In evidenza in prima anche la trattativa tra Alitalia e la compagnia degli Emirati Etihad: “Alitalia-Etihad passo avanti. Vertice decisivo a Palazzo Chigi”.

Al centro con foto: “Putin spegne la voce d’America’”. E poi: “Per Berlusconi i servizi sociali”.

 

E poi

 

Da segnalare sul Corriere l’editoriale di Angelo Panebianco, dedicato ai cambiamenti degli ultimi dieci anni nel costume, nella politica, e nella Chiesa alla luce della sentenza della Consulta sulla legge 40. Nella Chiesa, “il cambiamento si chiama Francesco”, che ha “fatto altre scelte” rispetto ai suoi predecessori. “È probabile che molti prelati, che avrebbero forse levato le loro voci con durezza qualche anno fa, oggi tacciano perché non è ancora a tutti chiaro quali direzioni sceglierà e, soprattutto, in quale modo deciderà di confrontarsi con il mondo secolare, su diversi temi sensibili, la Chiesa di papa Francesco”. Ma “è anche cambiato molto nel costume italiano. Dicono i sondaggi (quale che ne sia l’affidabilità, soprattutto su temi come questi) che si è largamente diffusa una concezione pluralistica della famiglia, l’idea che di famiglie possano essercene legittimamente di tipi diversi, anche molto lontani da ciò che un tempo si intendeva per famiglia naturale”. E infine, nella nostra “malandata democrazia”, è accaduto che “gli spazi decisionali degli organi rappresentativi, dei luoghi deputati alla rappresentanza della volontà popolare così come si manifesta attraverso libere elezioni, sono ormai assai ristretti. Potremmo dire: la politica propone, l’organo giurisdizionale dispone”.

 

Ancora sul Corriere, una intervista di Paolo Valentino all’ambasciatore russo a Roma Razov: “’Non vogliamo la partizione, ma l’Ucraina resti neutrale e si trasformi in Federazione’”.

Sul Sole 24 Ore Alessandro Merli ed Antonella Scott si soffermano sul rischio gas per l’Europa: “Putin minaccia di tagliare il gas. Il presidente russo scrive ai leader Ue chiedendo consultazioni ma esige da Kiev pagamenti anticipati”.

 

Infine, su La Stampa una intervista al viceministro degli esteri tedesco Michael Roth. “’Teniamo la spesa intelligente fuori dal patto di stabilità”. “Istruzione, ricerca e infrastrutture non pesino sul deficit”.

 

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