COSE DELL'ALTRO MONDO

Riccardo Cristiano

Giornalista e scrittore

Non possiamo essere complici dello sterminio in corso ad Idlib

Quattordici ministri degli esteri europei hanno finalmente trovato la forza, dopo l’appello di Papa Francesco, di chiedere la fine del massacro di Idlib. Sono i capi delle diplomazia di Italia, Francia, Germania, Paesi Bassi, Spagna, Portogallo, Belgio, Estonia, Polonia, Lituania, Svezia, Danimarca, Finlandia e Irlanda.
Arriva dopo che un numero incredibile di scuole sia stato colpito dai raid aerei dei russi e dei siriani e dopo le operazioni militari dei turchi.
Un milione di civili rischiano ormai di morire di stenti e privazioni, di freddo, di fame. La maggioranza di loro sono bambini. Gli assiderati dei giorni scorsi fecero scalpore, poi basta. Ma l’emergenza è assoluta, questione di ore. Quel milione di individui è ancora lì, rischiano tutti un destino atroce. E domani si aggiungeranno o si potrebbero aggiungere altri due milioni di essere umani, gli altri disperati civili che vivono a Idlib.
E il mondo dell’associazionismo c’è? La nostra società civile non ha nulla da dire? Nulla da obiettare? La nostra coscienza tace?
Ho letto le denunce di Amnesty, altre voci importanti, certamente. Ma dove siamo, noi? Impauriti dal Coronavirus non sappiamo più distinguere il reale dall’ipotetico? O siamo stati assorbiti, inghiottiti da una liquefazione della coscienza individuale e collettiva?
Questo mondo è il nostro mondo. Quello che accade è opera nostra. Dei nostri silenzi, della nostra acquiescenza,  disattenzione.
Chi ha parlato di “male minore” avrà per sempre su di sé il peso, per me, di un errore enorme.
Scuole bombardate, bambini in fuga verso il nulla. Il muro turco impedisce alla popolazione di fuggire, il fuoco di Assad li incalza senza via di fuga.
Erdogan, dopo aver armato l’altra canaglia, i jihadisti, che ha tormentato questa popolazione, pensa solo ai suoi confini e al suo espansionismo. Ma ai civili di Idlib non pensa proprio nessuno?
Io credo che sia arrivata l’ora di una grande mobilitazione nazionale per la coscienza umana di ciascuno di noi. Sottrarsi vorrebbe dire essere complici.

  1. L’Europa deve intervenire in fretta!
    Non possiamo permettere che questa vergogna continui.
    Ci sono troppe vite in giovo, soprattutto di bambini.

  2. Ma possibile che non ci sia nessuna chiara condanna alla causa principale di tutto questo scempio: i gruppi terroristici supportati direttamente dalla Turchia che si sono impadroniti della regione vengono chiamati l’ altra canaglia. E allora l’ esercito siriano che vuole riprendere il completo controllo del proprio paese è una canaglia? Cosa vuol dire mobilitarsi? Fare pressioni sulla Turchia perché ritiri i propri uomini che non hanno nessun diritto di essere lì soprattutto perché stanno aiutando gruppo terroristici internazionalmente riconosciuti come tali: secondo gli accordi la Turchia doveva liberare la regione da questi gruppi e non lo ha fatto. Adesso sta facendo pagare a caro prezzo alla popolazione di Idlib le sue mire espansionistiche illegali

    • MA come è bello il suo mondo… Un mondo nel quale sono più i siriani in Turchia che in Siria, il governo siriano per riprendere il controllo di un territorio bombarda scuole, ospedali, ambulanze, i suoi stessi bambini, ma è un suo diritto. Un mondo nel quale i terroristi non vengono arrestati ma trasferiti a Idlib come i cittadini dei territori riconquistati. Ma perché quei cittadini, 1,5 milioni di persone che non hanno commesso alcuno reato, dovevano essere deportati proprio lì dove venivano gentilmente condotti in bus proprio i terroristi non interessa. Strano no? Ah no, per lei è tutto normale.

  3. Che vergogna al mondo corrotto
    Che tristezza che affoga i cuori
    Che incapacità nostra che non possiamo fare niente
    Dove la coscienza , il morale, l’umanità!!!!!!!!
    Dio salva i bambini, le donne, i vecchi e gli innocenti.
    L’Europa deve fare in fretta, altrimenti il massacro continua .

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