AVANTI POPOLI!

Alessandro Lanni

Giornalista e autore di "Avanti popoli! Piazze, tv, web: dove va l'Italia senza partiti" (Marsilio 2011) e "Enigma Grillo" (40K - Unofficial 2013) http://40k.it/enigma-grillo

70 giornali chiudono? Una buona notizia per Grillo

Finalmente una buona notizia. Ogni tanto bisogna guardare il grande cielo azzurro e tirare il fiato. 70 giornali rischiano di chiudere. Finora sono stati finanziati dalle nostre tasse per raccontarci le loro balle virtuali. Franco Siddi, segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa è preoccupato per il pluralismo dell’informazione, ma soprattutto per i soldi “Siamo a fine anno e non solo i finanziamenti pubblici all’editoria sono scesi da 114 milioni del 2011 a 60-70 del 2012. Ma non si riesce neanche a capire con esattezza quale sarà l’ammontare. Le imprese che stanno continuando a lavorare (?) stringendo i denti rischiano di arrivare a fine anno e scoprire che i fondi non saranno erogati. In quel caso l’unica strada sarà la chiusura“. Hip, hip, hurrà! Bye, bye giornali, è stato bello, anche grazie a voi, arrivare 61esimi al mondo per la libertà di informazione.
Preso qui

Dunque l’Italia sarebbe un posto migliore senza giornali. Dal 25 aprile 2008, quando si svolse il Vaffa day contro giornali e giornalisti, a oggi, uno dei bersagli preferiti da Grillo è quello che chiama “Il nuovo fascismo”, ovvero “coloro che controllano l’informazione”.

Al di là del fatto che nel ventennio erano i giornali a essere chiusi dal regime a manganellate o peggio, quel che Grillo continua a fare è mischiare le carte. A confondere l’astratto principio fondamentale nelle democrazie, ovvero l’informazione libera e pluralista, con la sua concreta realizzazione. Il demagogo che c’è in lui sta anche in questo: se tutti i politici fanno schifo alla fine anche la Politica lo farà, se tutti i giornali fanno schifo alla fine anche il Giornale (ok, questo suona male ma ci siamo intesi) sarà inutile.

Ovvio, la retorica di Grillo deve essere coerente, lui deve essere coerente e con i giornali infatti non ci parla (oddio, con qualcuno all’estero e in Italia ha parlato). Le vie per arrivare all’opinione pubblica ci sono.
Epperò, la polarizzazione distruttrice rischia di non essere poi a seguire rigenerante per il desolato panorama italiano. Politico e dell’informazione.

Dai e dai poi c’è chi ci crede che i giornali non servano.

  1. Bella notizia davvero. Adesso la comunico ai lavoratori del giornale e della tipografia che ci stampava mandati a raccogliere stracci in strada per pagare affitto e/o mutuo.

    Carlo Pompei
    LINEA quotidiano

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