COSE DELL'ALTRO MONDO

Riccardo Cristiano

Giornalista e scrittore

Francesco, la sfida continua

Papa Francesco continua a sfidare, quasi da solo, una cultura basata sulla condanna, sull’odio, sulla pretesa di giudicare e condannare, ovviamente gli altri. Lo ha ribadito, con parole importantissime, durante l’omelia di ieri, pronunciata durante la Messa che celebra di primo mattino a Santa Marta. In quell’occasione Bergoglio ha detto: “Il perdono di Dio viene forte in noi a patto che noi perdoniamo gli altri. E non è facile questo, perché il rancore mette il nido nel nostro cuore e sempre c’è quella amarezza. Tante volte portiamo con noi l’elenco delle cose che mi hanno fatto: “E questo mi ha fatto quello, mi ha fatto quello, mi ha fatto questo, …”.

In questa omelia davvero centrale per capire il suo magistero il papa ha proseguito invitando a non farsi incatenare dal diavolo all’odio: “Queste sono le due cose che ci aiuteranno a capire la strada del perdono perchè il diavolo incatena all’odio e l’odio schiavizza: ‘Tu sei grande Signore, purtroppo ho peccato’ e ‘Sì, ti perdono, settanta volte sette, a patto che tu perdoni gli altri’ ”.

Siamo in un tempo segnato dalla cultura dell’odio e chi la prende di petto è papa Francesco. Bergoglio giorni fa aveva ricordato la nostra propensione a parlare dei peccati altrui più che a confessare i nostri. Ieri è andato ancora più in profondità.  Basterà ricordarsi di alcuni toni e alcune tendenze emerse in questa campagna elettorale per capire il valore di questa sollecitazione a giudicare sé stessi, non gli altri.

Questa importantissima omelia di papa Francesco si inquadra perfettamente nella sua visione, quella che ha illustrato l’anno scorso in un altro discorso cruciale, quello rivolto agli scrittori della Civiltà Cattolica, nella quale sollecitava INQUIETUDINE, INCOMPLETEZZA DI PENSIERO e IMMAGINAZIONE: Un metodo per ricostruire la cultura del vivere insieme, non separati da muri o steccati sempre più alti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *