La Bce e i timori sull’Italia

“I timori della Bce per l’Italia”, titola il Corriere della Sera. “La Banca ai governi: siate pronti a chiedere gli aiuti. I dati di Francoforte sull’economia dei Paesi europei. Rischio di insolvenza per le nostre imprese”.
A centro pagina il quotidiano parla del “caso politico” che si è aperto dopo la notizia – diffusa dallo stesso quotidiano ieri – delle visite in carcere dell’europarlamentare di Italia dei Valori Sonia Alfano e del senatore del Pd Giuseppe Lumia con boss della mafia “per farli collaborare”. “Pdl all’attacco, interviene pure il ministro”, che ieri ha detto che “non c’è stato alcun colloquio tra parlamentari e boss”.

La Repubblica: “Bce:imprese a rischio insolvenza. La Banca centrale ai Paesi in crisi: siate pronti a intervenire per i fondi salva-Stati. Calano crescita e occupazione. Golden share del governo blinderà le aziende. Goldman Sachs via dall’Italia”. A centro pagina la guerra civile siriana: “Aleppo, nelle strade dei morti senza nome”.

Per il Sole 24 Ore “La Bce rilancia il nodo credito”,

La Stampa dedica il titolo e la foto di apertura a Bolt e alle Olimpiadi di LOndra. In prima pagina anche l’allarme della Bce, il caso Alfano-Lumia e un ampio articolo sulla politica: “Elezioni anticipate. Lo spartiacque del 20 settembre. E’ l’ultima data per sciogliere le Camere e votare a novembre. La trattativa tra partiti e Quirinale”. L’articolo di Marcello Sorgi parla della “trattativa aperta da tempo” per sciogliere le Camere entro quella data. Oltre, per il Quirinale sarebbe improponibile.

L’Unità: “‘Legge elettorale, basta rinvii’. A colloquio con Napolitano: E’ un impegno inderogabile. Il presidente: la virata sul presidenzialismoè divisiva. ‘Bene la schiarita tra governo e forze politiche: si guarda a progetti significativi in vista di un autunno impegnativo”. E’ un “coloquio” del Presidente della Repubblica Napolitano con il quotidiano del Pd. Napolitano esprime la sua inquietudine sul dibattito sulla riforma della legge elettorale, registra “con piacere” che è avvenuta una “schiarita” nei rapporti tra governo e partiti, definisce “impegnativo” l’autunno prossimo.

Infine Il Giornale apre con una “pesantissima lettera interna” al Corriere della Sera: “Donne e sinistra, guerra al Corriere. Raccomandati in redazione. In una pesantissima lettera interna i giornalisti fanno a pezzi il direttore De Bortoli: nepotismo, sprechi e troppe firme radical chic. Come da tradizione in via Solferino”.

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