Università, arrivano critiche dure all’agenda Monti

Cari amici di Reset,

con gli altri colleghi della redazione di Roars, il sito sull’università e la ricerca che abbiamo fondato poco più di un anno fa, e che ha da poco superato i due milioni di contatti, ho letto con attenzione la parte dell’Agenda Monti che riguarda la nostra professione.

Qui trovate i nostri primi commenti

Posso aggiungere che, da liberale, sono rimasto profondamente deluso da un documento pieno di luoghi comuni, basato in larga misura su premesse fallaci, e scritto nell’ignoranza di quanto diversi liberali di grande prestigio internazionale hanno scritto negli ultimi anni sulle tendenze recenti – che con la crisi hanno preso ancora più forza – a subordinare l’università all’impresa. Nessuno intende negare che la ricerca pubblica sia anche a disposizione dell’impresa, ma non crediamo sia tollerabile metterla a servizio degli imprenditori.

Se troverete le critiche delineate nel nostro commento convincenti, vi pregherei di fare tutto quello che potete per diffonderle, aggiungendo alla loro forza quella delle vostre capacità di argomentare, che ben conosco.

L’università italiana deve venir fuori dall’angolo in cui una campagna di stampa senza scrupoli e l’insipienza (per non dir peggio) di una parte dei nostri colleghi l’ha costretta. Soprattutto per i più giovani tra noi, è in gioco il futuro e la possibilità di continuare a svolgere il nostro lavoro nel modo migliore e con dignità. Noi di Roars abbiamo fatto e stiamo facendo il possibile. Ma da soli non possiamo farcela. Abbiamo bisogno del vostro aiuto.

Cordialmente

Mario Ricciardi

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