Cataclisma portaborse nell’epoca di Beppe Grillo e del M5S

Quanti siano in tutto nessuno lo sa con precisione. Anche perché non c’è un Albo del “portaborse”. Se ci si attiene al numero di deputati e senatori e, ipotizzando che ciascuno di loro ne abbia uno, potrebbero essere quasi un migliaio. Ma non tutti ce l’hanno. E se ci mettessimo anche Comuni, Province e Regioni? Il loro numero sarebbe di gran lunga superiore. Ma non tutti i loro contratti di collaborazione sono stati effettivamente depositati, cosicché un censimento – anche solo tra Camera e Senato – appare difficile.

Nel 2007, proprio nel tentativo di far emergere il “sommerso” e le posizioni anomale, il presidente della Camera Fausto Bertinotti chiese il deposito dei loro rispettivi contratti favorendo in cambio il “pass” d’accesso al Palazzo e al Transatlantico. Però sui 630 deputati che ne potevano usufruire, gli effettivi risultarono appena 236. Poco più di un terzo. Proprio le “Iene”, in un servizio tv del 26 marzo di quattro anni fa (2009), avevano denunciato che oltre il 60% dei portaborse presenti in Parlamento era, ad esempio, senza contratto.

C’è aria di agitazione in questi giorni tra piazza Montecitorio e Palazzo Madama. In questi giorni i vecchi deputati e senatori lasciano il posto ai nuovi arrivati e così anche tra i portaborse c’è chi va, chi viene, ma pure chi resta. E chi cerca nuove collocazioni, avendo magari con le nuove elezioni perso il deputato o il senatore di riferimento, perché non candidato oppure trombato dall’urna. Insomma, c’è aria di simil “spoil system” tra i collaboratori dei parlamentari nel grande esercito di consulenti, addetti stampa, uomini di comunicazione, assistenti, portavoce e portaborse vari.

I grillini l’hanno già fatto sapere: lanciano un bando online per la ricerca di collaboratori parlamentari qualificati. Lo ha annunciato lo stesso capogruppo alla Camera Roberta Lombardi, postando l’elenco dei requisiti richiesti sulla sua bacheca Facebook: «Il 15 marzo entreremo nelle aule parlamentari, non lasciateci soli. Cerchiamo persone che vogliano aiutarci a far uscire dal buio questo Paese, da affiancare ai gruppi parlamentari di Camera e Senato» scrive Lombardi. «Persone pulite, trasparenti e oneste, competenti e volenterose. Un Parlamento Pulito prima di tutto dall’assunzione degli assistenti e di coloro che lavoreranno con i gruppi. Sceglieremo i migliori tra i curricula che riceveremo, perché vogliamo svolgere un lavoro eccellente».

Tuttavia i grillini sono stati indecisi fino all’ultimo se optare per la scelta dei portaborse o meno, in quanto sono stati finora sinonimo di “spreco” e anche un po’ di clientelismo, nepotismo, familismo, ecc. All’Assemblea Regionale Siciliana, ad esempio, i grillini ai portaborse hanno rinunciato, soprassedendo così anche all’indennità che spetterebbe a ciascuno dei quindici parlamentari regionali, pari a 3.500 euro a testa. Ma alla Camera gli euro a disposizione del singolo deputato per dotarsi di un collaboratore sarebbero 3.690 e al Senato 4.180. Per altro nel “decalogo” che i neodeputati e neosenatori del M5S si sono dati, proprio nei giorni scorsi, si dice chiaramente che «l’indennità parlamentare percepita dovrà essere di 5 mila euro lordi mensili» mentre «il residuo dovrà esser restituito allo Stato insieme all’assegno di solidarietà» (meglio detto anche, di fine mandato). Ma si rivendica comunque il diritto «ad ogni altra voce di rimborso, tra cui diaria a titolo di rimborso» per le spese sostenute «per l’esercizio del mandato, benefit per le spese di trasporto e di viaggio, somma forfettaria annua per spese telefoniche e trattamento pensionistico con sistema d calcolo contributivo».

Nella busta paga di un onorevole queste voci valgono quasi quanto l’indennità di parlamentare. C’è innanzitutto la diaria. Sono 3.503,11 euro al mese ai quali vanno sottratti 206,5 euro per ogni giorno di assenza dai lavori parlamentari e 500 euro se le assenze superano una certa percentuale. Poi ci sono altri 3.690 euro al mese come rimborso spese per l’esercizio del mandato, il 50% per pagare i collaboratori, il restate 50% in maniera forfetaria. Ci sono poi i rimborsi chilometrici, 3.995 euro ogni tre mesi se il deputato vive oltre i 100 chilometri da Roma. Fanno altri 1.331,7 euro al mese. E, infine, i 3.098,74 euro annui di rimborso delle spese telefoniche. Altri 258,6 euro al mese. Per un deputato assiduo, non assenteista, che viva a più di cento chilometri dalla capitale della politica, sul proprio conto corrente a fine mese verrebbero versati i seguenti importi: 2.500 + 3.503 + 3.690 + 1.331,7 + 258,6, che sommati fanno in tutto 11.283,30 euro. Mentre tutti i deputati degli altri partiti – dal Pd a Monti passando per il Pdl – si troverebbero ad avere invece 2.500 euro in più. Dal M5S, dunque, un primo segnale di austerity. Anche se ogni scelta, pure in quest’ambito – collaboratori e, in particolare, collaboratori alla comunicazione e uffici stampa – è demandato alle scelte di Beppe Grillo in persona, sia in termini di organizzazione che scelta ultima del personale dopo attenta selezione dei web-curricula pervenuti al MoVimento.

Qualche settimana fa, intervenendo a “Otto e mezzo” di Lilli Gruber, il costituzionalista Stefano Rodotà aveva suggerito all’esercito grillino di «lasciar perdere con i portaborse e di investire semmai i soldi dei rimborsi in consulenti bravi, capaci ed esperti anche in tecnica parlamentare», sia dal punto di vista della prassi sia delle dinamiche interne all’aula, e nella stesura di interpellanze, interrogazioni, leggi. Un consiglio utile a persone che arrivano al soglio di Montecitorio e di Palazzo Madama per lo più inesperte e digiune di pratiche e riti parlamentari.

Continua

  1. Bravissimi i grillini, lanciano propagandistici bandi per assumere persone qualificate, poi fanno come in Friuli Venezia Giulia dove hanno cestinato 500 curriculum e hanno provveduto a dare il posto ai loro candidati trombati alle elezioni regionali (tra cui anche il loro candidato presidente non eletto).

  2. ho 51 anni, 3 figli, senza lavoro, sono disperato, la piccola attività commerciale di mia moglie si è portato via tutti i risparmi e ogni giorno aumentano i debiti, CERCO AIUTO!! sono disposto per qualsiasi lavoro.

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