TERZA REPUBBLICA

Stefano Allievi

Sono professore di sociologia all’università di Padova. Scrivo sul “Mattino” di Padova (dove tengo anche un Blog) e su altri quotidiani regionali del gruppo Repubblica. Prima di queste due cose, ne ho fatte diverse altre: giornalista, sindacalista, ricercatore… Ho scritto una quindicina di libri e oltre un centinaio di saggi di varia caratura in libri altrui, in riviste, in ricerche, in Italia e fuori. Sono milanese, ma lavoro e vivo a Padova da oltre quindici anni. Sono sposato e ho tre figli. Mi si trova su Facebook, su Twitter, ma soprattutto nella vita reale. Altre notizie, anche più serie, e aggiornamenti continui, sul mio sito, www.stefanoallievi.it Indirizzo mail: stefano.allievi@unipd.it

Verso la Terza Repubblica?

In questi anni si è parlato molto di Seconda Repubblica: quella nata sulle macerie di Tangentopoli. Era una definizione largamente inesatta, perché non c’era stato né un cambiamento costituzionale e un ridisegno istituzionale (quelli che hanno segnato la storia della Francia e il passaggio dall’una all’altra Repubblica, da cui l’espressione italiana è mutuata), né un rinnovamento nei comportamenti dei partiti stessi e del ceto politico nel suo complesso. Oggi tuttavia vediamo alcuni segnali significativi di cambiamento. Non ancora istituzionali e costituzionali: ma di clima. Intanto, il passo indietro della politica politicante attuale, la sua rinuncia a fare il proprio mestiere, di cui il governo tecnico è la conseguenza. E poi, quelli che nascono dal basso: dal crescere dell’astensionismo, ai nuovi soggetti politici (inclusi i partiti a venire, ancora in gestazione, ma di cui sappiamo che la nascita è prevista a breve: in tempo per le elezioni politiche del 2013), fino ai modi di fare politica che si esprimono altrove che nei partiti (nella rete, ma non solo). E’ una situazione magmatica e assai interessante: più promettente, per molti aspetti – nonostante la crisi drammatica che attraversa il paese, o forse proprio a causa di essa – degli albori della Seconda Repubblica. E’ per questo che ci sembra di poterli considerare i primi segni di una Terza Repubblica, che nasce dal basso, per volontà popolare: ma che non ha ancora trovato una canale istituzionale e costituzionale in cui collocarsi. Di questa Terza Repubblica auspicata cercheremo, in questo blog, di monitorare i segnali.

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