L'ASINO DI BURIDANO

Massimo Parodi

Professore di Storia della filosofia medievale all'Università Statale di Milano.

Provvisorio

Lunedì mattina, Papa Francesco nel corso della Messa celebrata alla Casa Santa Marta ha sottolineato che siamo innamorati del provvisorio. Le proposte definitive che ci fa Gesù non ci piacciono. Il provvisorio invece ci piace, perché abbiamo paura del tempo di Dio che è definitivo: Lui è il Signore del tempo, noi siamo i signori del momento. Perché? Perché nel momento siamo padroni: fino qui io seguo il Signore, poi vedrò … Dobbiamo diventare padroni del tempo, facciamo piccolo il tempo al momento.

Ma tornano alla mente le parole di Agostino:
E m’hai abbacinato gli occhi incerti con il fulgore del tuo raggio, e ho tremato d’amore e di spavento: e ho scoperto che ero lontano da te nel paese della difformità (Confessiones 7.10.16);
E già era tempo di sospirare e abbandonare lì le primizie dello spirito e far ritorno allo strepito della nostra bocca, dove la parola comincia e finisce (Confessiones 9.10.24).

Inutile illudersi di combattere contro la transitorietà del tempo. Forse solo l’orgoglio e la superbia spingono a dimenticare che nella regione della dissomiglianza tutto comincia e finisce.

  1. Eh sì, Michela, probabilmente succede tutte le volte che abbiamo esperienza di una fine. Non conosciamo il sempre, non l’abbiamo mai sperimentato, ma ne sentiamo il desiderio, che è dunque desiderio di qualcosa la cui conoscenza non può venire dai normali processi con cui veniamo in contatto con il mondo. E allora da dove viene?
    Si tratta forse dell’unica possibile dimostrazione agostiniana dell’esistenza di Dio.

  2. … succede che, nell’esperienza dell’impermanente, mi imbatto anche nel desiderio del per sempre. Giuro e metto per iscritto: io Sempre non l’ho mai visto, mai ci ho parlato. Eppure, nell’impermanenza, quel desiderio resta.

  3. Per un momento ho avuto un sobbalzo credendo che parlassi della nonna, ti ricordi? ma mi sun chi provisori …, quando parlava dell’arredamento di casa o in genere del mondo … D’accordo con Francesco che, al contrario dell’altro, é veramente un teologo, affettivo, ma un teologo vero di quelli prima dell’università, quelli che ci piacciono in fondo di più.

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