Marsiglia-Algeri, un viaggio immaginario
per capire l’Algeria

“Sono partita, come sempre, con una scommessa in testa, quella di raccontare Algeri per destare quantomeno curiosità tra i miei lettori più prossimi, proprio perché in Italia di Algeria non si parla mai.” Esordisce così Ilaria Guidantoni nel suo ultimo libro dal titolo “Marsiglia-Algeri, viaggio al chiaro di luna” di Albeggi Edizioni, della collana REvolution. Il volume raccoglie anche una selezione di fotografie in bianco e nero dell’Algeri di oggi, scattate dalla stessa autrice e da Maria Paola Palladino, Presidente dell’Associazione italo-algerina Jawhara.

È un libro dedicato a un Paese affascinante ma purtroppo ancora ripiegato su se stesso, l’Algeria di cui non si sente quasi mai parlare. Imbrigliata nella scelta se cedere alle lusinghe della modernità o restare ancorata alla tradizione, l’Algeria si presenta come un Paese fossilizzato nella memoria e incapace di costruire il proprio futuro attraverso la rilettura e riscrittura della propria storia.

L’espediente narrativo è quello della traversata immaginaria Marsiglia-Algeri, uno tra i collegamenti più conosciuti tra l’Europa e l’Algeria; un viaggio che si snoda in due direzioni: quella socio-politico-culturale e quella più economica. La Guidantoni si fa voce di tanti algerini e algerine, femministe, intellettuali, artisti e imprenditori, che condividono la loro esistenza perché “testimoniare è un dovere della memoria, una missione, un atto della storia ed è per questo che ho tenuto a insistere sul fatto che, al di là del dovere di ricordare, preferisco parlare di dovere di sapere, di dovere della storia e della verità che si impone a tutti noi studiosi della storia. Si tratta di lottare contro l’oblio, contro la morte lenta della memoria…”, come suggerisce nel libro la storica Malika el-Korso.

Un’altra voce degna di nota è quella di Louisette Ighilahri, partigiana della Guerra d’Indipendenza. Lila era il suo nome da combattente quando militava nel partito di liberazione e fu catturata dall’esercito francese. La sua è una storia molto dura ma allo stesso tempo porta il lettore a riflettere su quanto la memoria, in questo Paese, abbia ancora un peso non indifferente. Attraverso i vicoli della città di Algeri, soprannominata la “Bianca”, la Guidantoni accompagna il lettore a rileggere scrittori, come Albert Camus, pied-noir in Francia e francese in Algeria, Aziz Chouaki, scrittore, romanziere e drammaturgo algerino francofono, Yasmina Khadra e Amara Lakhous.

Di particolare rilievo, è il capitolo dedicato alla coabitazione religiosa in cui la scrittrice si confronta con Henri Teissier, l’arcivescovo emerito di Algeri, con il quale affronta il tema della libertà religiosa che rimane una delle questioni più spinose nel dialogo islamo-cristiano. A questo punto le parole di un’algerina musulmana aprono a colui che legge una nuova prospettiva dialogica: “Esiste in Algeria una chiesa musulmana. È composta da tutti quegli uomini e quelle donne che si riconoscono nel messaggio d’amore universale e per una società plurale e fraterna: essa è più numerosa di quanto non crediate…”.

L’Algeria, secondo l’autrice, teme di non essere compresa per colpa del terrorismo che, negli anni, ha mietuto molte vittime e che desidera, invece, dare una svolta al proprio futuro puntando sulle scommesse politiche ed economiche ma soprattutto sulla cooperazione e il turismo.

Un libro dal tono deciso ma che entra in punta di piedi in una realtà, come quella algerina, in cui si avverte un equilibrio precario. E la Guidantoni, con l’espediente del viaggio, permette al lettore di conoscere, comprendere e prender parte alle dinamiche socio-culturali e politico-economiche di un Paese e della sua storia.

 

Ilaria Guidantoni, giornalista, blogger e scrittrice fiorentina di nascita, vive e lavora tra Roma, Milano e Tunisi. Particolarmente appassionata di letteratura araba, si occupa di tematiche legate ai Paesi francofoni del Nord Africa, con uno sguardo al dialogo euro-mediterraneo, in particolare nel campo del dialogo socio-politico-culturale e interreligioso. Ha pubblicato il saggio Vite sicure. Viaggio tra strade e parole (Edizioni della Sera, 2010); la raccolta di poesie e racconti Prima che sia buio (Colosseo Grafica Editoriale, 2010); l’instant book I giorni del gelsomino (P&I Edizioni, 2011); il romanzo verità Tunisi, taxi di sola andata (NO REPLY Editore, 2012) e Chiacchiere, datteri e thè. Tunisi, viaggio in una società che cambia (Albeggi Edizioni, 2013). Ha pubblicato il racconto Chéhérazade non abita qui nel libro collettivo uscito il 25 novembre contro la violenza sulle donne, dal titolo Chiamarlo amore non si può (Casa Editrice Mammeonline).

Titolo: Marsiglia-Algeri. Viaggio al chiaro di luna

Autore: Ilaria Guidantoni

Editore: Albeggi Edizioni (collana REvolution)

Pagine: 364

Prezzo: 16,00 €

Anno di pubblicazione: 2015



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