Una risata (buonista) vi seppellirà

Mano ai dizionari. Dicesi buonista colui che “mostra un atteggiamento di apertura e di tolleranza nei confronti dell’avversario politico”. O meglio, osserva l’Accademia della Crusca, questa era la definizione corrente quando il termine, di per sé piuttosto surreale, iniziò a circolare nella vulgata nazionale: all’inizio degli anni Novanta, grosso modo. Ma da allora, diciamo così, la situazione politico-lessicale è lievemente sfuggita di mano. Tanto che oggi – notano cinque giovani milanesi di cui diremo tra poco – il termine è ormai associato a “chiunque cerchi di imbastire un ragionamento che vada oltre gli slogan, chiunque si faccia delle domande, chiunque preferisca ascoltare prima di parlare, chiunque voglia verificare una cosa prima di allinearsi al pensiero chi ha più like”.

Se vi siete riconosciuti, più o meno entusiasticamente, in questa definizione, siete il target ideale del primo libro firmato dal Terzo Segreto di Satira, il collettivo nato nel 2011 dalle Scuole Civiche di Cinema di Milano e diventato negli anni un vero e proprio cult del web. Che dopo nove anni di successi a suon di video dissacranti sulla politica e l’elettorato italiano e un film – Si muore tutti democristiani (2018) – sbarca sulla vecchia, bistrattata carta.

Del volume in senso classico però La Paranza dei Buonisti – in libreria da ieri per Longanesi – ha ben poco. Come in una sceneggiatura battente, invece, il libro è un continuo alternarsi di storie e parodie, rubriche e voci fuori campo, quiz e cruciverba. Perché il vero modello narrativo, delicatamente ridicolizzato, è quello dei manuali sempre più richiesti da cittadini/lettori in cerca di risposte: su come dimagrire, smettere di fumare, diventare genitori perfetti etc.

Un libretto di self-help alla moda, ma per sopravvivere a uno tsunami tutt’altro che immaginario: quello populista. Già, perché se le pagine de La Paranza sono esilaranti, la tesi di fondo è comica fino a un certo punto: con buona pace dell’attuale “sospensione” causata dal ruzzolone estivo di Salvini, l’Italia sarebbe solo agli albori di un nuovo ventennio. Dopo quello fascista e quello berlusconiano, quello sovranista. E non tanto, lasciano intendere gli autori, per le sparate propagandistiche del politico di turno, ma perché certe abitudini, tic e comportamenti sono ormai sdoganati tra tutti noi, avendo attecchito perfettamente sui tratti più grotteschi dell’homo italicus.

Che fare dunque per sconfiggere il Salvini che è nel vicino di casa, nel tassista, in ciascuno di noi? La risposta e premessa per tutti gli escamotage comici del Terzo Segreto è sorprendente: nulla. Inutile combattere con un nemico tanto possente; ingenuo sottolinearne i limiti o le contraddizioni; superfluo se non controproducente tentare di controbattere con argomentazioni tortuose alle verità incrollabili del discorso populista: brevi, indimostrabili e scritte rigorosamente in maiuscolo – dunque invincibili. Meglio nicchiare, mimetizzarsi e aspettare che sia passata la ‘nuttata, possibilmente cercando di dare nell’occhio.

Ecco dunque il senso del manuale: una ricca e surreale sequela di consigli per prendere le sembianze del perfetto uomo o della perfetta donna sovranista. Bando a ogni istinto bonario o di solidarietà, naturalmente; bando a sottigliezze e argomentazioni complesse; bando a pensieri scritti di oltre dieci parole, ma nel dubbio, in effetti, bando a qualsiasi comunicazione scritta: meglio i video, possibilmente ad effetto. E così via con mille “buoni esempi” da seguire per ogni ambito della vita quotidiana: dal lavoro all’amore, dai social network al tempo libero.

Dalla penna – o meglio, le penne – dei cinque autori milanesi nascono così una serie di personaggi irresistibili, veri e propri “anti-eroi” di pura razza (ops) sovranista. Dall’adolescente Mario Truce, antitesi perfetta della paladina dell’ambiente Greta, al barista trasformista, campione della dote più innata tra gli italiani; dall’editorialista Michele Terra, che contrappone la sua concretissima Branda all’Amaca del più celebre e “buonista” dei corsivisti nostrani, al giornalista folgorato dal successo delle fake news Marco Tovaglia.

Si ride di gusto, e con amarezza, appena chiusa la pagina. Ma con la consapevolezza, tutto sommato, che tra vent’anni sarà tutto finito – se funziona la tattica che Il Terzo Segreto svela compiutamente nell’ultimo capitolo. Un libro da leggere per capire con un sorriso l’Italia di oggi insomma, verrebbe da dire. Se non si rischiasse di passare per buonisti.

Titolo: La Paranza dei Buonisti

Autore: Il Terzo Segreto di Satira

Editore: Longanesi

Pagine: 231

Prezzo: 15,90 €

Anno di pubblicazione: 2020



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