Formica: “Voterei Amato”

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Per Rino Formica, non ha più di due petali la rosa dei possibili successori di Napolitano: “Due sole personalità sono in condizioni di poter fronteggiare una gravissima situazione interna e istituzionale: Giuliano Amato e Romano Prodi”.

Così parla l’ex ministro delle Finanze, in un’intervista rilasciata a la Repubblica, interpretando come una necessità per il premier, l'”andare in cerca di un personaggio della ditta pronto a distruggere la ditta”.

Esclusi Veltroni e gli altri “pulcini”: “Qui si tratta di fronteggiare una situazione esterna complicatissima. Non parliamo di un premier, che è una figura revocabile, ma di una posizione di stabilità istituzionale che dura sette anni e che presiede il consiglio superiore della Difesa e il Csm nel momento in cui l’Europa ha la guerra alle porte e ci sono conflitti tra magistratura e poteri dello Stato e tra centro e periferia.”

La scelta allora si limita a due nomi. Il “molto usurato nella lotta politica interna del suo partito”, Romano Prodi. E Giuliano Amato, “un occidentale, europeista convinto, (che) incarna i valori delle società libere. La sua collocazione politica è conseguente alla sua storia culturale, quella di un europeismo che ha anche i suoi confini”.

“Amato ha sicuramente i numeri per essere il garante di un equilibrio interno e di un’autorevole e dignitosa posizione all’estero. Voglio ricordare a quei socialisti che si dividono sul suo nome che stiamo parlando del capo dello Stato, non del segretario del Psi. Come tale non lo voterei, come presidente sì, anche se non ha l’unanimità delle cancellerie estere”.

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