Dossier sul nuovo pensiero delle donne

“The New Feminism” è il titolo del dossier che apre l’ultimo numero di Dissent. Ed ecco una lettura femminista del mondo globalizzato, tra esplosione del precariato e nuove forme di aggregazione promosse dai social network. Dissent ci fa capire due cose: la prima è che certi antichi strumenti di indagine risultano tuttora utili, anzi più utili che mai,  a vedere come la trentennale teoria del “genere”, per esempio, aiuti a illuminare il continente buio degli stage, ovvero il lavoro che è tale ma non viene retribuito;  la seconda è che il femminismo negli Stati Uniti – a differenza che da noi – ha conquistato e mantenuto un posto in prima linea nel dibattito pubblico.  Noi vi proponiamo il pezzo in cui il direttore di Dissent, Michael Walzer, effettua una pubblica autocoscienza sul suo rapporto col pensiero femminile. E tre articoli di Sarah Jaffe, Melissa Gira Grant e Madeleine Schwartz,  rispettivamente sulla condizione materiale delle donne negli Usa, su Web 2.0 e sul lavoro flessibile. A Mariella Gramaglia, Loredana Lipperini e Giorgia Serughetti abbiamo chiesto di rispondere  per Reset dalla sponda italiana.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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