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Le aperture

In primo piano su gran parte dei quotidiani l’incontro tra il presidente del Consiglio Monti e il presidente Usa.

Corriere della Sera: “Obama: Usa e Italia mai così vicini”, “Il presidente riceve Monti: saprà guidare il Paese fuori dalla tempesta”, “Il premier oggi a Wall Street: ‘Spero di cambiare certe abitudini dei miei concittadini per consolidare le riforme”.
In prima la riproduzione della copertina della rivista Time: è una foto di Mario Monti sotto il titolo “Può quest’uomo salvare l’Europa?”.
A centro pagina, foto di un giovane Steve Jobs per riferire del dossier compilato su di lui dall’Fbi nel 1991: “Quando Jobs era ‘drogato e disonesto'”.
A centro pagina: “Arriva il ‘blizzard’. Il governo dà più poteri alla Protezione civile”, “Nel fine settimana previsti ‘eventi meteo eccezionali'”.
In taglio basso, di Gian Antonio Stella: “Il declino della Sapienza all’ombra di parentopoli”, “L’ateneo di Roma in bassa classifica”.
E la decisione del presidente Napolitano di rendere omaggio alle vittime dell’eccidio di Porzus, tabù per via dell’eccidio dei partigiani bianchi nel 1945: “Napolitano rompe il tabù sui caduti di Porzus”.

La Stampa, su Obama e Monti: “‘La crescita imperativo comune’, “Obama: ‘Ho fiducia, Monti porterà il Paese fuori dalla tempesta”, “Il premier alla Casa Bianca: gli Usa ci vedono come partner imporante in Europa, siamo più credibili sui mercati”.
Sotto la testata: “Roma chiude per neve, ‘Attesi 30 centimetri’, Alemanno schiera 6 mila uomini e 600 mezzi”.
In taglio basso: “Legge elettorale, prima intesa”, “Piace ai partiti il testo di Violante su proporzionale. Sì allo svuotacarceri”.
Un richiamo in prima per l’intervista al ministro degli Esteri Terzio: “Cruciale il nostro ruolo nell’area araba”.
E poi, sulla crisi dell’eurozona: “Ultimatum ad Atene”, “‘Deve salvarsi entro mercoledì’. Le condizioni dell’Ue”.

Il Giornale: “Monti boccia gli italiani”, “Gli Stati Uniti lo salutano come il ‘salvatore d’Europa’, lui elogia Berlusconi ‘statista’ ma poi si mette in cattedra: ‘Cambierò il modo di vivere dei miei connazionali'”.
Grande foto a centro pagina per gli spalatori di neve a pIazza di Spagna: “Ecco il piano anti-neve: state a casa”, “E Alemanno chiede spalatori dal Nord”.
Marcello Veneziani si rivolge al capo dello Stato: “Le foibe? Caro presidente, furono i comunisti”.
Le inchieste richiamate in prima pagina riguardano gli scandali sui “soldi dei partiti” e in particolare la disputa patrimoniale tra ex An e Fli.

La Repubblica: “Monti-Obama: patto per la crescita”, “Il presidente Usa: mai così forti i nostri legami. Fmi promuove l’Italia”, “Lungo colloquio alla Casa Bianca: ‘Avete fatto passi impressionanti, ora contate di più in Europa’. Il premier sulla copertina del Time”.
Taglio basso: “Grecia, l’intesa sul debito non convince la Ue”, “Il governo di Atene vara il piano di austerity, ma l’Eurogruppo non dà il via libera: servono sforzi più concreti”.

Il Sole 24 Ore: “Accordo greco sotto esame Ue”, “Governo e opposizione approvano i nuovi tagli ma l’Europa rinvia l’ok agli aiuti”.
A centro pagina, con foto dalla Casa Bianca: “Obama a Monti: ottim apartenza, piena fiducia”.
In taglio basso, le parole del governatore Bce: “Draghi: il lavoro sia più flessibile”, “Segnali di stabilizzazione per l’economia ma i rischi restano, ripresa graduale nel 2012”. E poi le parole della presidente Confindustria: “Marcegaglia: incontro utile con Fornero, anche l’articolo 18 sul tavolo”.
Di spalla: “Lo spread scende a quota 347”.

Italia, internazionale

La Stampa intervista il ministro degli Esteri Giulio Terzi, che ieri ha incontrato la segretaria di Stato Usa Clinton: “C’è molto apprezzamento per l’enfasi che l’Italia sta dando al rapporto con i paesi del Mediterraneo, per favorire il rafforzamento della democrazia. Processi come la primavera araba attraversano sempre tempeste e temporali. A Washington però c’è un senso di fiducia ed incoraggiamento per il ruolo costruttivo che possiamo avere sul piano bilaterale, e per riequilibrare le politiche europee di vicinato con il Mediterraneo, a partire dal prossimo periodo di prospettive finanziarie”, dice Terzi. Poi sulla Siria: “Condividiamo il lavoro della Lega araba e l’intenzione di inviare una nuova missione di osservatori più incisiva e numerosa, per verificare le responsabilità ed esporre il regime. Questa missione potrebbe essere sostenuta da un gruppo di Amici del popolo siriano o della democrazia in Siria, composto da Lega araba, Consiglio di Cooperazione del Golfo e Unione europea”. E l’opzione militare? “Sarebbe ardito pensare ad azioni umanitarie sostenute dalla forza, senza un passaggio al Consiglio di sicurezza Onu o l’appoggio della Lega araba”.
Sulla prima de La Repubblica inizia una lunga analisi di Adriano Sofri dedicata al massacro in corso in Siria, Paese in cui “si compiono da undici mesi crimini contro l’umanità”. Il presidente Assad si fa forte della sua collocazione internazionale, che gli dà potere di ricatto: ‘toccate la Siria e infiammerete l’intero Medio Oriente’, pensa Assad, che ha dalla sua Russia e Cina. Alla vigilia della guerra in Iraq, ricorda Sofri, “ci fu una memorabile sollevazione dell’opinione pubblica mondiale”, che “gridò forte contro la guerra, ma ebbe la debolezza di non gridare altrettanto forte contro la tirannide di Saddam. Che se ne rafforzò nell’inganno di non poter essere attaccato”. Sofri sottolinea che i governi e i responsabili internazionali, dalla Lega araba alle Nazioni Unite, potrebbero concepire piani per un ricambio nel potere siriano, studiare soluzioni come l’esilio: la scelta che non perseguì con Saddam e che si è invece perseguita nello Yemen.

E poi

Su La Repubblica due pagine dedicate ai venti anni dall’inizio di Tangentopoli, con un faccia a faccia tra due protagonisti di quell’epoca: il pm Francesco Greco e Sergio Cusani.

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