Domenica il ballottaggio Bersani-Renzi

Il Corriere della Sera: “Le due Italie di Bersani e Renzi”, “divisi su riforme, pensioni, soldi alla politica, Medio Oriente”, “sfida aperta in tv per la guida del centrosinistra”, scontro sull’alleanza con Casini”. Più piccolo: “E il Pdl rinuncia alle sue primarie”. In alto la tromba d’aria a Taranto: “La furia del maltempo si abbatte sull’Ilva. Paura tra gli operai”. L’editoriale, firmato da Sergio Rizzo, è dedicato proprio a due personaggi della vicenda Ilva: “L’imprenditore e l’ex prefetto”.

 

Il Giornale: “Pdl, addio alle primarie. Finalmente chiarezza. Berlusconi convince Alfano a rinunciare alla consultazione suicida. Il 16 dicembre ci sarà una convention”. E sul confronto tra Renzi e Bersani: “Renzi rinfaccia gli inciuci a Bersani e guadagna punti nel confronto tv”.

A centro pagina il quotidiano si occupa dei “seimila Sallusti che restano in cella senza domiciliari”. “Per loro lo ‘svuota carceri’ usato per il direttore non vale”.

 

Libero offre un nuovo articolo di Maurizio Belpietro su Pd e Pdl: “Insisto, è Renzi il leader giusto per un Pdl in tilt”

 

Il Sole 24 Ore: “Ilva, due anni di produzione ma bonifica dell’impianto. Tromba d’aria a Taranto: crolli e feriti, disperso un operaio”. Di spalla si parla della delega fiscale, al momento ferma in commissione in Senato: “Il pressing di Grilli: spero che sia solo una pausa”.

 

La Repubblica: “Tra Bersani e Renzi scontro in tv su Casini e Monti”. Due editoriali: Vittorio Zucconi (“Il confronto all’america”), che saluta l’arrivo nel nostro Paese del confronto nato cinquanta anni fa negli Usa. E Concita de Gregorio (“La conquista degli indecisi”).  Il titolo più grande: “Tromba d’aria devasta l’Ilva”. “Operaio disperso, 38 feriti. Clini ai pm: la fabbrica riaprirà”. “Pronto il decreto anti-sequestro”.  In prima anche la notizia del ricorso annunciato dal governo controla sentenza della Corte europea di Strasburgo sulla fecondazione assistita: “Il governo ricorre contro le donne”.

 

La Stampa sul duello Renzi Bersani scrive che è stato su “alleanze e costi della politica”, e affida a sei firme del quotidiano il compito di stilare le pagelle: Riotta, Gramellini, Ricolfi, Sorgi, Geremicca e Brambilla.  Il titolo più grande è per la tromba d’aria a Taranto. L’editoriale, firmato da Maurizio Molinari, parla del voto Onu sulla Palestina. “Oggi decisione storica. Le incognite del voto Onu”. Da segnalare che anche sul Corriere un editoriale, a firma di Franco Venturini, si occupa del voto Onu sulla Palestina, ma per segnalare le difficoltà dell’Europa, divisa anche su questo: “L’Europa senza una linea”.

 

Pd

“Il sindaco demolisce Ulivo e Unione. Il segretario: ‘Si va oltre Monti’”. Così La Repubblica sintetizza i contenuti della fida tv di ieri tra Renzi e Bersani.

Per il Corriere: “Bersani-Renzi, scintille sui costi della politica”.

L’Unità dedica due intere pagine alla sfida tv: e riassume così: “Bersani: politica non solo per ricchi. Renzi: il centrosinistra ha fallito’”. Per il quotidiano “la ‘ditta’ rimane in testa ai pensieri del leader Pd, che vede nelle primarie uno strumento per ‘rompere il muro che si è creato tra cittadini e politica’”. Per quel che riguarda Renzi, invece, si riportano le frasi sui costi della politica: “C’è stato un referendum. Va abolito del tutto il finanziamento pubblico ai partiti, sennò si alimenta l’antipolitica. E ogni spesa sia online’”. Per l’Unità i ‘falchi’ renziani spingerebbero il sindaco ad usare il caso Penati e “per recuperare il gap di oltre 300mila voti, il sindaco cerca lo scontro frontale: ‘Non deve cambiare solo la squadra, ma anche l’allenatore’”.

L’Unità oggi, peraltro, intervista Nichi Vendola, che dice: “Scelgo Bersani, fa cose di sinistra. Renzi è in sintonia con Merkel”. E l’altra candidata, Laura Puppato: “Non mi schiero a prescindere -dice. Starò con chi dà più garanzie sui temi ambientali e lo sviluppo”.

Il quotidiano riferisce anche delle polemiche sul ballottaggio e la possibilità di votare per chi non lo ha fatto al primo turno, evidenziando le dichiarazioni del presidente dei Garanti Luigi Berlinguer: “Le regole delle primarie non sono cambiate”. Perché se i renziani, come scrive il quotidiano, hanno ieri cantato vittoria, il loro ricorso è stato ‘respinto’: attraverso email e fax sarà possibile fare la richiesta di partecipazione al ballottaggio, ma a decidere sarà comunque l’ufficio provinciale. Il cher vuol dire che su ogni richiesta di nuova iscrizione al voto si pronunceranno gli uffici elettorali provinciali, che saranno composti da un rappresentante Pd, uno del Psi e uno di Sel. Entro sabato 1 dicembre arriverà la risposta sull’eventuale accettazione.

La Stampa: “Bersani-Renzi, duello su fisco e alleanze”. Il segretario: ‘Non vogliamo Casini e Vendola? Così ha vinto Berlusconi’. Il sindaco: ‘Profumo di inciucio’”. E, ancora su La Stampa, i punti di vista espressi dai due sfidanti: “Pier Luigi: ‘Basta usare gli slogan degli avversari’”, “Matteo a testa bassa: ‘Eri al governo, cosa hai fatto?’”.

Il Giornale: “Pier Luigi sotto assedio si rifugia nei proverbi”, “Nervoso e imballato, è costretto a giocare in difesa. Ma sul finanziamento pubblico ai partiti fa autogol”. E, di fianco, “Renzi si toglie la giacca e gli rinfaccia tutti i flop”.

Vittorio Zucconi, sulla prima de La Repubblica: “C’è voluto mezzo secolo, ma finalmente ho visto anche in Italia quell’indispensabile rito di buona politica che è il confronto in diretta tv. Yes, we can, possiamo anche noi avere dibattiti politici civili”.

Pdl

“Giusto farle saltare, si ruota attorno a Silvio” è il titolo di una intervista del Corriere della Sera a Giancarlo Galan, che dice: “Sto con i dinosauri. Il simbolo di Forza Italia ci piace”. Le primarie sono state “mitizzate un po’ troppo”, sono certo “un buon sistema” ma non l’unico possibile. Insomma: “Berlusconi è ancora il migliore, gli altri li abbiamo visti”.

Sandro Bondi viene intervistato da La Stampa (“Ex An e cattolici hanno impedito il rinnovamento”. “Berlusconi resta il miglior candidato, solo lui può tenere insieme il centrodestra”).

Il Giornale scrive che “Alfano ora è al bivio: resistere o seguire il Cavaliere”, e “in molti pressano Angelino: ‘Andremo con l’ex premier, devi venire anche tu’”.

Per il Corriere il Pdl è “tra rifondazione e spacchettamento” e gli ex An saranno fuori se nasce Forza Italia.

 

Legge elettorale

 

Scrive il Corriere della Sera che ieri è arrivata la ventesima bozza ed a presentarla è stato il leghista Calderoli: prevede un premio di coalizione molto alto (15%) se si supera la soglia del 40%. Se non scatta il premio grande, il primo partito riceverà un premio di consolazione a scalare, a seconda del risultato tennuto. E sull’entità di questo premietto variabile si stanno arrovellando i ‘matematici’ di Pdl e Pd, che hanno tempo fino a lunedì alle 20 per fare le loro simulazioni.

Proprio ieri il presidente della Repubblica ha lanciato un ennesimo monito, inviando peraltro una lettera al deputato Pd Roberto Giachetti, in sciopero della fame per l’approvazione di una nuova legge elettorale, da 88 giorni. I messaggio di Napolitano viene così riassunto dal Corriere: “Basta braccio di ferro tra i partiti”, “no al gioco degli equivoci, rispettino gli impegni”.

 

Internazionale

 

Il Corriere dedica due intere pagine a quello che definisce un “voto storico”: è quello previsto per oggi alle Nazioni Unite sullo status della Palestina. Il Presidente Anp Abu Mazen presenterà la richiesta di farlo diventare uno “Stato” osservatore non membro dell’Onu. “Europa di nuovo in ordine sparso. Il miraggio di una nuova leadership”, titola il Corriere. Orientata ad astenersi la Gran Bretagna, la Francia guida il fronte dei favorevoli in Europa alla risoluzione, la Germania è orientata per il no o forse per l’astensione, no dall’Olanda, mentre l’Italia sarebbe orientata per l’astensione.

Sulla prima de La Repubblica a scriverne è Bernardo Valli: “Il voto simbolico per la Palestina che divide l’Europa”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *