Dossier Numero 167

Indonesia, tra spinte radicali e islam politico

L’Indonesia ha saputo uscire dai difficili anni della dittatura e reagire alla crisi finanziaria della fine degli anni Novanta, continuando a costruire un modello di convivenza in grado di contenere pacificamente le spinte centrifughe e l’emergenza dell’islamismo radicale. Un bilancio positivo con molte luci ma ancora con qualche ombra. Ne parlano nel nostro dossier Emanuele Giordana che disegna un quadro ampio e complesso e Paolo Affatato con un’intervista ad Ahmad Syafii Maarif, già leader di Muhammadiyah, la seconda organizzazione islamica più importante dell’Indonesia, e un’analisi su islam politico e pluralismo. Credit: Adek Berry / AFP

Il Paese che ha smesso di aspettare

Emanuele Giordana
9 Novembre 2017

Se si volesse suddividere la recente storia dell’arcipelago indonesiano in fasi, potremmo dire che, dopo la liberazione dal dominio olandese a metà del secolo scorso, l’Indonesia ne ha conosciute fondamentalmente […]