Dossier Numero 154

Croci, santini e lupare

Le immagini più famose di Don Luigi Ciotti lo ritraggono semplicemente con una polo azzurra che spunta fuori da un pullover blu. Niente abiti talari, niente croci o altri simboli cristiani in bella vista. Al massimo si staglia sullo sfondo il logo colorato di Libera, l’associazione che ha fondato nel 1995 – due anni dopo il lancio del mensile Narcomafie – per combattere la criminalità organizzata. Quella criminalità organizzata che invece volentieri attinge ai simboli religiosi sia per legittimarsi socialmente che per stringere i rapporti interni al clan. Nell’evoluzione del rapporto tra culti e mafie, inizialmente nato da consenzienti strette di mano, il 1993 ha la funzione storica di un anno zero. Se da una parte le cosche continuano a […]

Rinascere criminali. Padrini, battesimi e simboli nell’iniziazione mafiosa

Ernesto Di Renzo
20 Novembre 2014

Il corredo di simboli e rituali che caratterizzano i cosiddetti “battesimi” mafiosi presenta dotazioni, logiche e sintassi pressoché analoghe. Che si tratti dell’iniziazione a cosa nostra, alla camorra, alla ‘ndrangheta, […]