Testo sacro e libertà

Per una lettura critica del Corano

Marsilio – I libri di Reset 2012

 

Nasr Hamis Abu Zaid è stato un intellettuale musulmano in grado di cogliere le sfide della modernità e di tradurle nella sua cultura. Al centro del suo progetto una lettura ermeneutica, storica e umanistica del Corano e l’affermazione di un pensiero critico in grado di intrecciare l’Islam con la cultura della libertà e del pluralismo.

Il libro, che raccoglie scritti per la maggior parte inediti, è un omaggio ai temi più attuali del dibattito su Islam e diritti umani che l’autore ci ha lasciato: la questione di genere, le pene corporali, la sharia, la finanza islamica, la relazione con altre confessioni e culture, l’apostasia, la poligamia.

Un grande rigore scientifico si accompagna a una profonda religiosità al servizio della comprensione di quei versetti più critici, meno chiari o nei quali sembrano dominare i concetti di violenza e ingiustizia, spesso considerati all’origine della dicotomia tra pensiero islamico e modernità.
A cura di Federica Fedeli. Introduzione di Nina zu Furstenberg.

ISBN: 978-88-317-1091-6

Pagine: 168

Prezzo: 14 €

Stato: Disponibile

Anno di pubblicazione:



  1. sono d’accordo, tranne il commento della religione ebraica. anche questa ed gli americani sionisti seguono lo stesso sentiero d’ignoranza. sarebbe migliore per apprendere e sviluppare una forma della legge umanistica.

  2. ad eccezione della religione ebraica, tutte le religioni hanno salvaguardato il proprio orticello con una siepe di spinosa ignoranza che, nata come strumento per salvaguardare la propria identità, è diventata uno strumento di tortura per l’intelligenza e il sostegno di classi dirigenti inette e corrotte. dovremmo chiederci se sia possibile nell’attuale frangente storico traghettare al terzo millennio religioni che si richiamano alle condizioni socioeconomiche di due millenni fa. Potrebbe essere solo un vuoto esercizio di retorica. Meglio forse sarebbe lasciare perdere il passato, che i morti seppelliscano i morti e i vivi pensino a rifondare un modello d’uomo a partire dalle riflessioni critiche del secolo XVI in avanti. Buona fortuna!

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