Io, esule indigesto

Il Pci e la lezione del '68 di Praga

Marsilio- I libri di reset 2010

 

Esponente di primo piano della Primavera di Praga, Jirí Pelikán scelse l’esilio in Italia dopo l’invasione sovietica del 1968. Nel nostro paese sperava di trovare la solidarietà del Pci, che per la prima volta, sulla questione cecoslovacca, si era distaccato da Mosca. Incontrò invece reticenze e ambiguità da parte di un partito che non se la sentiva di rompere apertamente con l’Urss. Fu accolto dal Psi di Craxi che lo portò al Parlamento europeo. Questo libro non è solo una testimonianza diretta di grande interesse, ma il tentativo di spiegare le ragioni per cui il maggiore partito della sinistra non seppe incontrarsi con il dissenso dell’Est, suo
potenziale alleato. «Benché sconfitti, i comunisti riformisti come Dubc?ek e Pelikán non furono dei “pionieri caduti sulle proprie orme”: perché contribuirono ad aprire una strada di cui la storia si incaricò di segnare il corso ulteriore e lo sbocco liberatorio» Giorgio Napolitano (dalla testimonianza che chiude questa nuova edizione insieme ai testi di Enzo Bettiza e di Jitka Frantova Pelikán)

ISBN: 978-88-317-0599-8

Pagine: 144

Prezzo: 10 €

Stato: Disponibile

Anno di pubblicazione:



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