In Svizzera sì alle quote per gli immigrati, Le Pen e Farage esultano

Passa di poco ma passa in Svizzera il referendum sugli immigrati e le quote d’ingresso. Domenica 9 febbraio i sì hanno raggiunto il 50,3%, pari a meno di 20 mila schede di differenza tra le due opzioni in campo.

L’iniziativa, promossa dal partito di destra e antieuropeista dell’Unione democratica di centro (Udc/Svp) chiede la reintroduzione di tetti massimi e contingenti per l’immigrazione di stranieri. Ponendo in pericolo gli accordi di libera circolazione con l’Unione europea, la maggior parte dei quali dovranno verosimilmente essere rinegoziati.

Complessivamente hanno approvato l’iniziativa contro l’immigrazione “di massa” 1.463.954 persone, mentre i contrari sono stati 1.444.428. Dalle urne esce un paese spaccato in due con Romandia e grandi città favorevoli all’apertura, resto del paese contrario. Nei cantoni svizzero-tedeschi i picchi in favore del sì come nel Ticino dove i favorevoli hanno ottenuto il 68,2%, da leggere come chiusura nei confronti della pressione italiana da sud.
Basilea è la capitale del no con il 61%, risposta che ha vinto anche a Ginevra, Vaud e Neuchâtel. A Zurigo la differenza è stata di sole 50 schede con il 49,94 dei sì.

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La Commissione europea non ha preso bene il voto svizzero e ha reso pubblica una breve reazione sottolineando il “rammarico” per il risultato della consultazione. «Il voto va contro il principio della libera circolazione delle persone tra l’UE e la Svizzera» scrivono a Bruxelles. L’Unione, dice la nota diramata domencia, deve esaminare le implicazioni di questa iniziativa sul rapporto tra i 28 paesi Ue e Berna.

Nigel Farage, leader del l’Ukip il partito poppulista e anti-europeista inglese commenta positivamente: gli svizzeri hanno votato così perché non sono intrappolati nell’Ue. «Una saggia e forte Svizzera – ha commentato Farage a Channel 4 – ha resistito al bullismo e alle minacce dei burocrati non eletti di Bruxelles. L’immigrazione di massa in Europa è un argomento serio che ha causato grandi disagi diminuendo gli stipendi, facendo pressione sui servizi sociali e facendo sentire stranieri la gente nel proprio paese. Non è una questione di razza ma di spazio, di numeri e di competenze».

In Francia, Marine Le Pen twitta il proprio entusiasmo per l’esito del referendum svizzero

Il commento del giornale di Zurigo NZZ è chiaramente negativo: «per l’integrazione del mercato europeo, la libera circolazione della manodopera estera rappresenta una libertà essenziale ormai data per acquisita in tutti gli Stati dell’Unione». E prosegue il giornale in lingua tedesca: «che cosa significhi questo verdetto sui rapporti tra la Confederazione e l’Unione europea è per ora un quesito cui non è possibile rispondere. Sicuramente l’esito del voto non sarà salutare per l’economia nazionale e per il nostro welfare».
Il Corriere del Ticino rileva la «delusione della Lega Nord» dopo il risultato in Svizzera e la preoccupazione per i frontalieri italiani. Ma al tempo stesso il segretario Salvini twitta come ci sarà «presto un referendum anche in Italia promosso dalla Lega».

  1. un pò meno gli scafisti
    http://crepanelmuro.blogspot.it/2014/02/il-business-dellemigrazione-clandestina.html?showComment=1393377395587#c1954269910527863786

    non siamo accoglienti. Dovremmo ospitare un intero continente, anzi meglio, aumentare il tasso dei suicidi così liberiamo case. Ah giusto, noi non abbiamo disperati da aiutare. Non abbiamo nemmeno bisogno di un reddito di cittadinanza tanto siamo ricchi e benestanti. Solo ieri, ma ne avrete senz’altro sentito parlare in tv di loro, con offerte di aiuto e di una casa gratis. No vero?

    Avezzano: Tenta il suicidio dandosi fuoco, ma alcuni passanti lanciano l’allarme e la salvano

    Varese: Difficoltà economiche, 34enne tenta suicidio con i gas di scarico

    Preganziol: 30enne suicida sotto un treno, trovati biglietti in cui avrebbe giustificato i motivi

    Schio: 40enne scomparso nei boschi, ritrovato morto, forse altro suicidio

    Foggia: 270 lavoratori Metropol a rischio licenziamento

    Bagheria: Senza paga da 2 mesi, 2 dipendenti della clinica ‘Villa Teresa’ su una gru
    Una volta finita la cassa integrazione, quei pochi che ne hanno diritto, chi li ospiterà e pagherà loro da mangiare? La Littizzetto?

    Mare nostrum: oltre 10mila immigrati soccorsi in circa 4 mesi
    mercoledì, 26, febbraio, 2014
    26 feb. – Si sono appena concluse le operazioni di soccorso di circa settecento persone arrivate a sud-est di Lampedusa a bordo di imbarcazioni fatiscenti. “Sono state 24 ore molto intense”, spiega all’Adnkronos il capitano di fregata Stefano Frumento, comandante di Nave Grecale, inserita nel dispositivo Mare Nostrum.
    “Questi disperati – dice Frumento – si sono trovati in mezzo al mare in condizione disperate, buttati in mare da gente senza scrupoli”. Tra gli immigrati soccorsi 19 donne, 19 minori e un neonato. “Arrivano per la maggior parte dall’Africa subsahariana, sono tanti, stremati – racconta l’ufficiale di Marina – Bambini anche molto piccoli che arrivano in condizioni veramente pietose”.
    “Per fortuna – rimarca – a bordo delle nostre navi abbiamo tutto ciò che serve per soccorrerli. Ci sono medici e infermieri pronti a fronteggiare tutte le situazioni”. Il problema “è che questi eventi non tendono a diminuire – sottolinea il comandante – Ora il tempo è peggiorato speriamo che non ci siano state ulteriori partenze”.
    Ormai ammontano ad oltre diecimila quelli soccorsi dalle navi del dispositivo Mare Nostrum dal mese di ottobre, inizio dell’operazione, circa 6.500 ospitati nei centri organizzati sul territorio siciliano dove anche militari dell’Esercito italiano, impegnati nell’operazione ‘strade sicure’, collaborano all’accoglienza dei migranti anche con dei mediatori culturali capaci, attraverso la conoscenza della lingua araba, di interagire con i migranti.
    A Mineo, dove c’è il Centro di accoglienza più affollato con 3823 immigrati ospitati, una pattuglia dell’Esercito vigila sulla sicurezza del paese, ma da quanto raccontano gli addetti ai lavori non si verificano casi di emergenza, hanno molto rispetto nei confronti dell’Esercito. L’altro centro con un folto numero di ospiti è Crotone, con 1593 presenze. A Milo, in provincia di Trapani, ce ne sono 164, a Salina Grande 297 e Pian del lago 566. (Adnkronos)
    http://www.imolaoggi.it/2014/02/26/mare-nostrum-oltre-10mila-immigrati-soccorsi-in-circa-4-mesi/

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