AVANTI POPOLI!

Alessandro Lanni

Giornalista e autore di "Avanti popoli! Piazze, tv, web: dove va l'Italia senza partiti" (Marsilio 2011) e "Enigma Grillo" (40K - Unofficial 2013) http://40k.it/enigma-grillo

Uwe Timm, la Germania tra nazismo e Sessantotto, tra Est e Ovest

C’è uno scrittore europeo che è tra i più grandi, eppure resta una figura appartata. Il tedesco Uwe Timm è in Italia, a Roma, oggi e domani alla manifestazione che si svolge al Parco della Musica, “Libri come”. Classe 1940, di Amburgo, autore di poesie, libri per ragazzi e romanzi, Timm deve l’ombra parziale in cui opera alla sua appartenenza a una generazione di mezzo: non è abbastanza vecchio per aver preso parte al Gruppo 47 che, con i Grass e gli Enzensberger, ha dominato la scena tedesca dal dopoguerra, né tanto giovane da fare capo all’ondata del dopo-Muro, quell’alveo di scrittori, prendiamo un Ingo Schulze, che hanno dato voce prima all'”altra” Germania e poi a quella riunificata. Eppure Timm è lo scrittore che, forse più di altri, ha saputo indagare il passato tedesco. In romanzi come “La scoperta della currywurst” che ci riporta anteguerra, “Come mio fratello” ambientato tra le Waffen SS sul fronte ucraino durante il conflitto o “L’amico e lo straniero”, sulle piazze del 1967. Ma il vero capolavoro di Timm (che in Italia è edito da Le Lettere e Mondadori) è “Rosso”: Thomas Linde ha una singolare occupazione, è un oratore funebre; e da anni coltiva una ricerca, su tutte le sfumature e le accezioni del colore rosso. Falciato da una macchina, eccolo alle prese con un’orazione funebre per se stesso: 329 pagine recitate lì disteso per strada in punto di morte. Thomas Linde fa i conti con se stesso e con la sua generazione, e “Rosso” è il vero, grande romanzo tedesco e non solo, europeo, sul Sessantotto.

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