LA BELLA CONFUSIONE

Oscar Iarussi

Giornalista e scrittore, in libreria con "Amarcord Fellini. L'alfabeto di Federico" (Il Mulino ed., 2020)

“Triangle”, un Nastro rosso da NY a Barletta

 Nastri d’argento per Costanza Quatriglio, che fa il bis con “Triangle” dopo “Terramatta”, e per Giorgio Treves, autore del film dedicato a Gian Luigi Rondi, “Vita cinema passione”: sono i premi ai migliori documentari di “cinema del reale” e “cinema e spettacolo” del 2014 per la giuria del Sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani, assegnati ieri alla Casa del Cinema di Roma 

La regista Costanza Quatriglio, quarantenne palermitana, è tra gli autori più interessanti degli ultimi anni grazie a titoli quali L’isola, Il mondo addosso, Terramatta e Con il fiato sospeso. Attratta da situazioni ai margini dei riflettori, ma invero cruciali, Quatriglio riserva uno stile assai personale e uno sguardo nitido e poetico, fra documentario «puro» e cinema-verità. Triangle all’ultimo Festival di Torino (novembre 2014) ottenne il Premio Cipputi riservato al miglior film sul mondo del lavoro, «per la sua capacità di intrecciare in maniera non rituale storie che si legano in un filo». Infatti il film mostra e incrocia, al ritmo incalzante delle musiche di Teho Teardo, due tragedie speculari, a un secolo di distanza, con immagini di repertorio e riprese pugliesi. Da una parte, ecco la memoria dell’incendio del 1911 nella fabbrica «Triangle» di New York, nel quale morirono 146 persone, in gran parte operaie immigrate. Dall’altra, il crollo della palazzina di Barletta che nel 2011 costò la vita a cinque lavoratrici tessili in locali privi di norme di sicurezza.

Estratta viva dalle macerie, Mariella Fasanella diventa la voce di quel dramma, ora scandagliato dalla Quatriglio. E l’autrice ha dedicato il Nastro alla testimone superstite e alla cità pugliese dove il film venne presentato in anteprima alcune settimane fa, presente il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. Triangle è uno sguardo aguzzo e sensibile sulla «globalizzazione» dei diritti negati, sul selvaggio West nella vita quotidiana ai tempi delle crisi, e non solo.

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