L'ASINO DI BURIDANO

Massimo Parodi

Professore di Storia della filosofia medievale all'Università Statale di Milano.

Medioevo e giusta causa

Un bell’esempio di uso del termine medioevo nel nostro lessico giornalistico.

Su Il fatto quotidiano del 20 marzo 2012, a proposito delle discussioni sull’articolo 18, O. Licandro scrive: “Quello contenuto nell’art. 18 è un principio giuridico, non si tratta di un’opzione economica, a meno di intendere anche ciò una ‘liberalizzazione’! Diamine, ma i suoi consiglieri giuridici che ci stanno a fare? Se si desse via libera a quest’ultimo atto, da domani l’Italia piomberebbe ancora di più in un nuovo medioevo, in cui il futuro, soprattutto quello delle future generazioni, sarà ampiamente ipotecato. Io sto con tutti coloro che si opporranno a quest’ultima barbarie.”

Indipendentemente dal giudizio sul merito del mantenimento o della revisione dell’articolo 18, l’articolo – dal titolo Il medioevo di Napolitano e Monti – ci induce a pensare che nella civiltà greca o nell’Ancien Regime esistesse una legislazione sul licenziamento per giusta causa. Una bella ipotesi di ricerca.

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