MALA TEMPORA

Marco Vitale

Aiutati che il ciel ti aiuterà

Una “piccola notizia” da Brescia si presta a riflessioni di interesse generale. Il Liceo Scientifico Calini, vanto della città insieme al Liceo Classico Arnaldo, è recentemente entrato a far parte del ristretto novero delle scuole associate a Unesco – Italia, branchia dell’attività di formazione Unesco, grazie ad un progetto formativo che promuove la lettura di libri attraverso immagini e musica, progetto denominato Booktrailer Film Festival. Si tratta di un’ottima notizia e sono doverosi i complimenti alla direzione ed agli insegnanti dell’Istituto.

Ma la notizia che più mi ha interessato è un’altra. Infatti tale notizia è stata fornita nel corso di un convegno organizzato dallo stesso Liceo Calini intitolato: “Fundraising. Recuperare fondi per la scuola”. Alle presenze significative del Provveditore, degli assessori competenti, del Direttore della Fondazione Comunità Bresciana, del rappresentante della Bcc Agrobresciana, il convegno ha fatto il punto su “Necessità, opportunità e criticità del sostegno dei privati alla scuola”.

Il tema è di grande interesse generale e, una volta di più, i bresciani si dimostrano tra i più pratici, concreti, innovativi quando si tratta di applicare l’antico ed aureo precetto: “aiutati che il ciel ti aiuta”.

La scuola non ce la fa più da sola a soddisfare le giustamente crescenti attese che l’accompagnano ed a concretizzare le sue enormi potenzialità. Ha bisogno di sostegno, del nostro sostegno. Poche cose sono più importanti per la ricostruzione del nostro Paese della scuola. Non solo perché qui i nostri giovani passano lunghi anni, i loro anni migliori, ma perché, contrariamente a quello che molti disinformati credono, la nostra scuola è animata e guidata da tanti dirigenti e docenti di grande valore, capacità e impegno generoso. Aiutandoli, aiuteremo noi stessi, permettendo ai nostri figli di fare nella scuola pubblica attività musicali, sportive, culturali, di formazione civile. Tutte cose che lo Stato, non solo per le ristrettezze finanziarie che lo accompagneranno per un centinaio di anni  ma per l’elefantiasi della sua macchina organizzativa e per la scarsa visione dei suoi vertici, non potrà mai fare. Questi momenti di reciproco aiuto fra scuola e privati diventeranno anche momenti di incontro che faranno bene ai nostri figli e nipoti, ai loro insegnanti, a noi stessi, alle nostre città e convivenze. Già esistono tante associazioni di “amici” di teatri, musei, orchestre, centri di formazione civile, cenacoli letterari che, senza l’aiuto di tali amici, chiuderebbero con un conseguente impoverimento drammatico della nostra vita. Perché allora non unirci come “amici”della nostra scuola che è cardine del nostro presente e del nostro futuro. Liberiamoci dalla malattia, che di questo si tratta, gravissima che lo Stato debba fare e sostenere tutto e tutti. Lo Stato, se ce la fa, curi i pilastri portanti dei grandi edifici, come la scuola. Ma poi i fiori alle finestre li dobbiamo mettere noi, insieme agli insegnanti. E dobbiamo farlo con gioia, nella convinzione che ciò sarebbe un momento di crescita comune. Questo discorso si applica, invero, a tanti altri settori della nostra società. Ma iniziare dalla scuola è un buon inizio.

Buon anno dunque all’insegna di: “Aiutiamoci che il cielo ci aiuterà”.              

Marco Vitale

www.marcovitale.it

 

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